Pasta, in crescita del 38% il prezzo di spaghetti e rigatoni- Corriere.it

di mirko giustin

L’inflazione spinge il costo dell’alimento preferito degli italiani: nel Lazio dai campi coltivati ​​​​ai supermercati ne rosete tutte la filiera. Il frumento fa un balzo in su dell’80% al quintale rispetto allo scorso anno. Il giro d’affari regionale da 63,2 milioni

La inflación non risparmia nemmeno il pi italiano tra gli alimenti: la pasta. L’incremento dei prezzi interessa l’intera filia lazialeche dai campi agli scaffali dei supermercati stima un Rincaro general del 38%. Il primo aumento a monte. Da un’elaborazione di Confagricultura su dati dell’Instituto Ismea emerge che per tutto gennaio un quinto de fruto era Cuota poco menor de 5 millones de euros: l’80,5% en pi dello scorso anno. Sul territorio regionale le colture si estendono per 40.260 ettaridai quali vengono raccolti 132.790 toneladas de productos. Per le imprese del settore quindi si tratta di un giro d’affari di quasi 63,2 millonesi. A livello provinciale a trainare il comparto sono Viterbo e la Capitale, rispettivamente con il 55,7% e il 30,9%. L’impennata maggiore (+ 26,3%) si se registra en agosto y septiembre.

Ci ha colto di sorpresa: siamo riusciti in parte a calmierarla ma non ci abbiamo guadagnato – sottolinea Vincenzino Rota, presidente de Confagricoltura Roma -. Le coltivazioni interne non soddisfano il fabbisogno interno e siamo costretti a importare grano dall’estero. Messico e Canada in particolare hanno rivisto a ribasso le stime degli stock, facendo lievitare il valore. Si sono poi aggiunti gli aggravi sui mezzi tecnici come sementi e fertilizzanti. A rosetire del rialzo sono anche i pastifici, che devono far fronte pure alla crescita delle tarifae energetiche e degli imballaggi. Ne testimonial Barbara Marcozzi dello stabilimento Strampelli di Amatrice. Ricostruita dopo il terremoto dell’agosto 2016, l’azienda d lavoro a una dozzina di operai della zona e fattura intorno ai 600 mila euro. Carta e cartoni sono cresciuti progresivamente del 60% da inizio 2021 – spiega l’imprenditrice -. Le piccole ditte come la nostra vengono penalizzate dalla grande distribuzione, che spinge i marchi meno noti a adeguarsi agli standard dei pi celebri, sebbene i primi non godano delle stesse economie di scala dei secondi. Diversa la situazione per la vendita al dettaglio. L’assalto ai negozi nel lockdown ha scosso il mercato saturo di penne, spaghetti e rigatoni, facendone esplodere gli acquisti. I dati dello scorso dicembre invece fotografano una nuova riduzione dei consumi in casa. Nel Lazio sono state compra 50,3 millones de confezioni di pasta, pari a 76,5 millones de euros – aferente gerente della catena di ipermercati Carrefour Loris Vitali -. A oggi dai fornitori ci arrivano pacchi maggiorati del 30%, par a 40 centesimi en pi al chilo. Gi qualcuno sta scaricando il costo sul cliente finale. Ma presto avvieremo una campagna di sconti sui beni di prima necessit.

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3 de febrero de 2022 (modificado el 3 de febrero de 2022 | 07:50)

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